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La Spagna arresta il pedofilo-spia graziato dal Marocco. Ma estradizione sarà difficile

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MURCIA - E' stato arrestato a Murcia dalla polizia spagnola Daniel Galvan, l'uomo condannato a trent'anni di carcere in Marocco per pedofilia e poi graziato la settimana scorsa, insieme ad altri 48 detenuti spagnoli, dal re Mohammed VI. L'indulto al pedofilo

- Galvan era stato processato e giudicato per violenza sessuale ad undici ragazzini tra i 4 e i 15 anni - aveva provocato manifestazioni di protesta in diverse città del Marocco e un grande imbarazzo per il re che, dopo aver dichiarato di aver firmato l'indulto senza sapere con precisione di cosa si trattasse, lo ha annullato.

Ma la vicenda non finisce qui perché fonti dell'Audiencia Nacional, il tribunale che dovrà esaminare la richiesta di estradizione che presenterà il Marocco, segnalano che sarà molto difficile consegnarlo a Rabat perché non esistono accordi in base ai quali Madrid possa estradare un suo cittadino in Marocco e viceversa.

Nel frattempo si va chiarendo il pasticcio combinato dalle due diplomazie, quella spagnola e quella marocchina, riguardo agli indulti chiesti da re Juan Carlos nel corso della sua visita a Rabat tre settimane fa. Secondo l'ambasciatore spagnolo nella capitale marocchina ci sarebbe stata una confusione fra due liste di detenuti spagnoli in Marocco e che per 33 dei 48 graziati si sarebbe trattato di un errore in quanto Madrid chiedeva solo il loro trasferimento in un carcere spagnolo e non l'indulto.

Questo sarebbe anche il caso di Daniel Galvan che, secondo altri fonti, sarebbe in realtà un ex generale iracheno che collaborò con il Cni, i servizi segreti di Madrid, durante l'ultima guerra contro Saddam Hussein. Pasticcio che comunque adesso diventa sempre più complicato da risolvere anche perché, secondo la legge spagnola, una grazia concessa ad un detenuto non può essere revocata, come ha fatto invece il re marocchino, né per la via amministrativa, né per quella giudiziaria.

Domattina a Madrid è previsto l'arrivo di due funzionari del governo del Marocco che avranno un summit con il loro omologhi del ministero della Giustizia spagnolo. In un colloquio telefonico, i ministri dei due paesi, Alberto Ruiz-Gallardon per la Spagna e Mustafa Ramid per il Marocco, si sono ripromessi "assoluta collaborazione" per trovare una soluzione. Ma uscire dal "pasticciaccio" legale sembra tutt'altro che facile.

 

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