Il Re del Marocco non sapeva di aver graziato un pedofilo
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- Pubblicato Domenica, 04 Agosto 2013 13:23
La notizia parte martedì scorso. Quando il Re del Marocco, Mohammed VI, ha concesso la grazia a 48 detenuti spagnoli. Tra questi c’era anche Daniel Galvan Fina, condannato nel settembre 2011 a 30 anni di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole dalle corti a Kenitra, vicino Rabat, di aver stuprato 11 bambini.
La folla saputo della remissione in libertà dell’uomo che si era macchiato di crimini così orrendi si è ribellata ed ha inscenato grandi manifestazioni di piazza ed ha dato vita ad una fortissimapressione sul re e sulla sua macchina della giustizia.
Al punto che lo stesso monarca ha annunciato di aver ordinato l’apertura di un’inchiesta dopo le forti proteste scatenate dalla decisione di concedere la grazia reale ad un pedofilo spagnolo, «al fine di determinare le responsabilità e le mancanze che possono aver avuto come conseguenza questa deplorevole liberazione, identificare i responsabili di questa negligenza ed adottare le necessarie sanzioni».
Secondo quanto reso noto dal palazzo reale, «il re non è mai stato informato in qualunque modo né in alcun momento della gravità dei crimini orrendi per i quali l’interessato è stato condannato. È evidente che mai il sovrano avrebbe acconsentito a che il detenuto potesse cessare di scontare la sua pena in considerazione dell’atrocità dei crimini mostruosi per i quali è stato riconosciuto colpevole».